Speciale Sidro
IL NETTARE DEGLI DEI DELL’OLIMPO
Presto!
“Portatemi una brocca di sidro
affinchè possa bagnare la mia mente
ed dire qualcosa di saggio!”
(Aristofane, 424 A.C.)
Il Sidro
Il sidro è una bevanda che veniva prodotta sin dall’antichità. Il termine sidro si riferisce generalmente al prodotto della fermentazione alcolica del succo di alcune pomacee o di qualche drupacea, oppure di altri frutti.
Il sidro quindi è un fermentato di frutta, ad esclusione dell’uva, opportunamente preparato per il consumo, il sidro più consumato e prodotto è sicuramente quello derivante dalla fermentazione delle mele.
Bevanda di colore giallo, leggermente alcolica, acidula o dolce, caratterizzata da aromi particolari e diversi che derivano dalla frutta utilizzata e dal metodo di produzione impiegato
La storia
La parola sidro arriva dall’ebraico “shekar” (bevanda), il termine greco era “sikera” ed in latino divenne “sicera”. Anche nel francese antico vi è traccia di una bevanda chiamata “cisdre”.
Paradossalmente la parola “cider” appare in Inghilterra, terra di antiche tradizioni per la produzione del sidro solo nel 1200 d.c., quando alle tanniche ed aspre mele indigene si aggiunsero le varietà importate dall’Europa continentale.
La produzione di sidro è dunque del tutto centro europea ad eccezione delle zone montane nord orientali e dell’Italia.
I francesi distinguono il sidro in “cidre” prodotto dalle mele e “poitrè” ottenuto dalle pere.
In tedesco il sidro viene definito “apfel wein”.
Il termine spagnolo è “sidra” prodotto nelle zone montuose settentrionali della penisola iberica.
Negli Stati Uniti le parole “fresh”, “sweet”, “hard” e “farm cider” sono riferite al succo fermentato di mela.
È difficile stabilire quando e dove questa bevanda sia stata per la prima volta prodotta e consumata; è comunque certo che essa abbia un’origine antichissima.
Riferendosi al 2800 a. C. la Bibbia documenta come gli ebrei usavano abitualmente mescolare il miele al sidro.
Anticamente nel nord Europa il sidro fu l’unica bevanda alcolica fermentata assieme alla birra chiamata al tempo “cervogia”.
Anche i romani apprezzarono nei loro convitti il sidro gallico e nei primi secoli dell’era Cristiana impararono loro stessi a produrlo. Columella, scrittore latino del primo secolo d.C., trattò, nella sua “Economia Rurale”, della fabbricazione del vino di pere, che noi chiamiamo sidro.
Il sidro era consumato nelle abbazie e nelle corti fin dal 1100 ma sino al 1700 la bevanda consumata dal popolo era la cervogia. In seguito ad una carestia avvenuta nel 1259, in Francia fu proibita la produzione di questa bevanda popolare a causa dell’eccessivo consumo di cereali e proprio da questa data cominciò l’ “age d’or” del sidro.
È documentato che dal ‘400 all’ ‘800 le regioni coltivate a meleto per sidro raggiunsero notevoli dimensioni.
Persino il celebre Dom Perignon, inventore dello champagne, nel 1683 si sarebbe ispirato alla produzione sperimentale di un sidro addizionato di saccarosio per ottenere più gusto e renderlo più frizzante.
Anche in Inghilterra lo sviluppo della produzione del sidro cominciò proprio in questo periodo, come documentano i particolareggiati testi del tempo sui principi della frutticoltura.
Solo all’inizio del nostro secolo con l’espansione demografica, l’aumento dei mezzi di trasporto e l’apertura di un certo mercato si svilupparono le ricerche sul processo fermentativo fino ad allora sconosciuto.
Questa evoluzione si fermò negli anni ’40quando, a causa della guerra mondiale, i governi francesi ed inglesi furono costretti a requisire le mele destinate alla produzione di alcol, premiando i sidrificatori con laute sovvenzioni.
Dopo la guerra la sidrificazione non riprese il suo stile iniziale ed andò scemando identificandosi sempre più come una produzione artigianale e limitata.
Solo a partire dagli anni ’60, con lo sviluppo del turismo sulla costa atlantica e la tendenza ecologica, il sidro fu rilanciato verso una produzione industriale.
La lavorazione
La produzione di sidro venne originariamente sviluppata con melette selvatiche, simili alla varietà’ poi selezionata per la produzione della bevanda. Dal loro grado di maturazione dipende la qualità’ e la gradazione alcolica del sidro. Le mele una volta raccolte vengono lavate e frantumate.
Dopo la torchiatura, il liquido viene travasato in botti solitamente di castagno. I differenti materiali usati nelle varie fasi di lavorazione insieme a essenza ed età delle botti, determinano colore, aroma e sapore del sidro prodotto.
A sette giorni circa dalla spremitura, si travasa in un altro recipiente il mosto-sidro, eliminando la feccia, ed effettuando una prima analisi chimica del liquido, a scopo precauzionale.
Tipologie
Oggi in commercio si trovano diversi tipi di sidro: il sidro dolce, poco alcolico, molto spumeggiante, dal sapore fruttato, si accompagna abitualmente ai dolci; il sidro secco, più o meno gasato, si accompagna a carne e pesce; infine il sidro tradizionale, amarognolo, più alcolico, si può servire anche con formaggi stagionati e saporiti.
La fermentazione
La fermentazione del liquido, dopo il travaso, riprende in modo costante e si protrae per un periodo variabile tra dieci e venti giorni. Solo dopo tale data si comincia a parlare di sidro vero e proprio. A questo punto si effettua un secondo travaso e si lascia invecchiare per qualche mese il prodotto in luogo fresco.
A fermentazione completata, il sidro viene fatto decantare ed è pronto per l’imbottigliamento che deve avvenire in giorni con luna calante e con tempo sereno e non ventoso.
Il nostro Sidro
Il nostro sidro è prodotto e fornito dall’azienda Lucia Maria Melchiori che garantisce:
- Solo mele fresche intere
- Fermentazione a presa di spuma naturale
- Nessuna aggiunta di CO₂
- Chiarifica meccanica
- Senza aromi e coloranti
- Qualità elevata grazie a esperienza e controllo qualità efficiente
Sidro e Salute
UNA CORRELAZIONE ANTICHISSIMA
Gli effetti benefici del sidro e della buccia delle mele erano già conosciuti dagli assiro-babilonesi prima dell’anno 600 a.C.; al liquido dorato venivano attribuite molteplici proprietà curative, o almeno benigne per il corpo: si registravano effetti diuretici, tonici, antidiarroici, eupeptici, febbrifughi, digestivi, nonchè effetti curativi per la tosse, effetti preventivi per infarti e problemi cardiaci, ed ancora effetti lassativi, il rafforzamento del sistema cardiovascolare contro l’arteriosclerosi, effetti anti-cancerogeni, cicatrizzanti…
GLI STUDI
Nel 1676, l’inglese John Worlidge scrisse parlando del sidro: “Il consumo regolare di questa bevanda, dopo lunga esperienza, è provato che assicura in modo significativo la salute e la longevità assicurando ai bevitori piena forza e vigore, anche in età avanzata”.
Più di recente, ricerche condotte soprattutto dal Brewing Research International Institute (Dr.ssa Caroline Walker), hanno confermato i risultati già decantati in passato. Il risultato di tale ricerca sugli effetti positivi sulla salute del consumo quotidiano e moderato di sidro, hanno mostrato come l’assunzione quotidiana di una pinta di sidro abbia un impatto positivo sulla salute dei consumatori.
I BENEFICI PER LA DIGESTIONE
Il sidro, infatti, sorseggiato ai pasti al posto del vino, è utile ai processi digestivi in quanto il suo grado di acidità è vicino a quello della normale digestione stomacale ed intestinale; inoltre esso contiene degli enzimi molto utili alle digestioni ed il leggero grado alcolico è utile come vasodilatatore. Può perfino essere bevuto, annacquato, dagli ammalati, dai bambini e dagli anziani. Il sidro di mele è un ottimo riequilibratore del pH dell’intestino in quanto crea reazioni basiche.Più di recente, ricerche condotte soprattutto dal Brewing Research International Institute (Dr.ssa Caroline Walker), hanno confermato i risultati già decantati in passato. Il risultato di tale ricerca sugli effetti positivi sulla salute del consumo quotidiano e moderato di sidro, hanno mostrato come l’assunzione quotidiana di una pinta di sidro abbia un impatto positivo sulla salute dei consumatori.
UN POTENTE ANTIOSSIDANTE
Inoltre, il sidro, è ricchissimo di antiossidanti che, come noto, svolgono un importante ruolo nel processo di ricostruzione cellulare, determinante nella prevenzione di patologie cancerose e dei problemi cardiovascolari. L’altissimo contenuto di calcio e di potassio, inoltre, costituisce un fattore importante per il mantenimento della pressione arteriosa a livelli ottimali. Se il sidro, infatti, comparato al vino rosso, presenta qualità antiossidanti equivalenti, alcuni antiossidanti suoi propri, invece, favoriscono anche la respirazione polmonare e si rivelano anti-cancerogeni.
Il sidro, infine, poichè contiene un’elevata quantità di antiossidanti come i polifenoli, tannini soprattutto, agisce migliorando il metabolismo lipidico, evitando così l’ossidazione del colesterolo cosiddetto “cattivo”, che è più attivo quando ossidato. Da ultimo, i polifenoli del sidro, oltre all’effetto antiossidante e battericida, determinano le sue accentuate proprietà sensoriali, come sapore, colore, consistenza, amarezza.
STUDI RECENTI
“I bevitori di sidro sono in generale meno inclini all’accumulo di acido urico e pertanto presentano una quasi completa immunità a problemi come calcoli e gotta.” Queste le conclusioni di uno studio effettuato per conto del Governo Provinciale della Regione di Castilla y Leon: il contenuto di acido malico nel sidro, infatti, è un potente diuretico che attiva la funzione renale e impedisce l’accumulo di acido urico. Secondo questo studio, quindi, il sidro deve considerarsi, tra le bevande fermentate, quella maggiormente refrigerante e salutare, anche rispetto alla birra.